
I DINTORNI DI LOZZO
Oltre le mura del borgo
Poco più in alto della frazione di Lozzo, salendo a piedi per l'erta via alla Vasca si arriva alla località Fontane di Lozzo: 32 baite oggi completamente ristrutturate immerse in uno scenario incantevole e silenzioso. Ancora più sù, proseguendo, si arriva a Monterecchio, un tempo alpeggio dei lozzesi
LE FONTANE DI LOZZO (alt. ca 1000 mt)
luogo di villeggiatura e riposo, irraggiungibile dalle auto, in cui è facile imbattersi con ungulati e fauna selvatica che oramai si è reimpadronita dei fitti boschi di castagni, betulle e abeti circostanti.
MONTERECCHIO (alt. ca 1300 mt)
La località è raggiungibile comodamente dal piazzale della Forcora, su una strada sterrata lunga circa 4 km, il cui accesso è proibito al traffico veicolare non autorizzato. La passeggiata a piedi permette di godere nelle belle giornate di un balcone naturale affacciato sulla valle e sul lago Maggiore (lato est e sud-est) , con una vista di tutte le cime (dal Tamaro al Lema) che dominano la Veddasca.
E' possibile altresì utilizzare il sentiero alto, inizialmente abbastanza erto che viaggia parallelo alla comoda strada sterrata. Dal sentiero alto è possibile godere anche del panorama sul versante che guarda ad ovest sull'Ossola e la Svizzera. I due sentieri si ricongiungono, come un arco e la sua corda, in Forcora e a Monterecchio.
Nei pressi di Monterecchio, prima di alcune fattorie, un cartello indica la deviazione che scende, attraverso una pineta fitta ed ombrosa sovente rifugio di camosci, fino ad Armio.
Nei pressi di Monterecchio, prima di alcune fattorie, un cartello indica la deviazione che scende, attraverso una pineta fitta ed ombrosa sovente rifugio di camosci, fino ad Armio.
Il sentiero che scende a Lozzo e che un tempo era la principale direttissima invece non è di facile individuazione essendo praticamente coperto dalla vegetazione e dalle felci.
Da Monterecchio la strada sterrata prosegue poi per i Cangili di Biegno.
Dalle baite di Monterecchio è possibile, prendendo il sentiero che sale verso Nord portarsi sulla cima del Monte Paglione e quindi entrare in territorio elvetico scendendo all'altezza della Chiesetta di S. Anna (1600 mt) sopra
Indemini.